• Pubblicata il
  • Autore: Ale trav
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Il ballo in maschera 3 - Siracusa Trasgressiva


Ordinammo ancora un drink per darci la carica e scendere in pista a ballare e mescolarci a quella splendida bolgia primordiale; le mie amiche ormai erano chissaddove, e io non volevo pensare ad altro che a divertirmi, così dopo poco che ballavamo Achille iniziò a sfiorarmi le natiche attillate nel mio vestitino di camoscio, con le mani e a più riprese con l inguine, il che mi fece davvero perdere la tramontana e quando potevo, con discrezione, ricambiavo le sue carezze, sui bicipiti.... gli addominali.... le belle natiche sode.... Quando gli toccai il pisello mi strinse dolcemente le guance con la mano e mi fissò con desiderio. Mi baciò sulle labbra e mi caricò su una spalla a mò di sacco. Gridai per lo spavento di trovarmi a testa in giù:
- Che fai? Ma sei matto??- E scalciai l aria con i piedi mentre poggiavo le mani sul suo sedere per sorreggermi.
- Buona Pecora... - Disse mentre cominciava camminare verso il bordo della pista.- Non può succederti nulla di brutto... Sei con Achille!! Un dio in terra!!-
Continuai a scalciare in maniera blanda e rimediai due sonore sculacciate che mi fecero trasalire ed eccitare profondamente.
Appena fuori dalla calca entrò in un corridoio dove non c era quasi più nessuno, e con un balzo saltò un cordone di delimitazione che dava su una grande scalinata. Mi spaventai un pò, ma la sua presa era forte e non perse mai per un secondo la stabilità anche quando salì a due per volta i gradini che salivano al piano superiore.
Arrivammo in una stanza buia, mi scaricò e mi baciò, poi accese le candele di due candelabri e la stanza prese forma intorno a me, era un bel salottino con un bellissimo divano in pelle bianca e un elegante arredo e bei quadri alle pareti. Achille mi si avvicinò e mi baciò a lungo, e le sue mani iniziarono a esplorare il mio corpo... prima i fianchi, e l addome, poi la schiena dal collo fino al sedere....
Ero al settimo cielo! Lo baciavo con l ardore dell amante appassionata e toccavo quel suo splendido corpo, avidamente, gustandomi ogni millimetro di quella pelle perfettamente liscia. Quando le sue mani scesero sollevandomi la gonna sopra il culetto gemetti di piacere e lui iniziò a palparmi, a stringermi le natiche con quelle mani forti.... Spingevo col sedere all indietro, contro le sue mani per esaltare ancor di più il momento....ogni bacio sembrava più profondo. Ero in piedi, a culo scoperto avvinghiata ad un fusto bellissimo che si sputò su una mano e, una volta bagnato, mi massaggiò il buchetto del culo. A quel punto afferrai con la mani il suo membro duro e turgido come il legno, e dopo un attimo un dito scivolava allegramente dentro di me. Spinsi ancora più indietro il sedere per aiutarlo ad entrare del tutto e nel contempo cominciai a segare quel bel cazzone grosso sopra il costumino. Ci baciammo ancora a lungo, io col cazzo fra le mani sditalitata beatamente. Poi lui si tolse il costumino che era il suo unico capo di abbigliamento oltre ai bracciali di cuoio, e gli feci una sega pelle a pelle e lui m infilo due dita in culo mentre mi baciava ad ogni sospiro. Non ce la feci più e mi gettai in ginocchio davanti a lui, mi dispiaceva sospendere quel bel ditalino, ma la voglia di succhiare quel grosso cazzo si fece irresistibile, così, voracemente iniziai a leccare quella bella cappellona, a succhiarla, a titillarla con la lingua; scendevo a leccare le belle palle gonfie e dure per poi risalire e infilare la verga in bocca, prima un pochino, poi un pò di più, ed infine era dentro tutta fino ai coglioni. Achille godeva con gusto il mio artifizio, nel quale cercai di esprimere tutta la mia arte di sporcacciona insaziabile. Era bellissimo succhiare quel coso duro e voglioso, e devo dire che anch io persi un attimo il contatto con la realtà tanto ero impegnata in quell adorabile fellatio. Mi prese per le trecce con una mano e mi scopò in bocca alcuni secondi prima di farmi, mio malgrado, mollare la presa. Rimasi disorientata un secondo prima di realizzare che mi stava facendo inginocchiare sul divano con i gomiti appoggiati allo schienale;ancora una volta spinsi il culetto all indietro ed inarcai la schiena a più non posso, mentre allargavo le cosce in attesa degli eventi. Gemevo dal desiderio e voltai la testa per guardarlo: era in ginocchio sul pavimento e si stava avvicinando col viso al mio culetto; appoggiò entrambe le mani sulle natiche e le divaricò leggermente per cominciare a baciarmi il canale fra le stesse. Mugolai e lo invitai a prendere possesso del mio corpo perchè ero tutta sua, per soddisfare ogni suo piacere. La lingua iniziò a toccare il buchetto e io ero in preda ad un estasi mai provata prima, poi entrò calda e morbida dentro di me....mmmmmm che delizia!!! La mano mi aveva preso il pisello e lo portava verso il buchetto che si allargava sempre più.... Mi masturbava l uccellino e mi apriva delicatamente il culetto con la lingua....Riuscivo a dire solamente - SI' !!-
Una forte sculacciata mi fece atterrare nuovamente sul divano... a pecorina. Uno sputo mi bagnò ulteriormente il buchetto e sentì Achille alzarsi in piedi:
- Sei pronta per il treno?? - Mi disse con voce profonda anche se scherzosa
- Sì, amore.... rompimi il culetto, ti prego.... -
Non se lo fece ripetere due volte, e mi sentì fiocinare tutto quel palo in culo fino alle palle che andarono a sbattere contro il perineo.
- Aaaaaaaaaaaaaaahhhhh - Urlai col mio miglior falsetto più per la sorpresa che per il dolore, che comunque si fece sentire.
- M inculi come fa un pastore con una pecora!!!! aaaaaaaaaaahhhhh -
- Sì, una pecora... non è questo che sei???-
- Sì così..... la tua pecora.... così dai...mmmmmm -
Cominciò a sbattermi con vigore, il dolore era così acuto che scomparve quasi subito, capì che il buchetto si era spalancato per benino e continuò a martellarmi senza pietà; le spinte erano profonde e poderose, e io sobbalzavo in avanti ogni volta, e ogni volta era migliore della precedente. Mi sentivo il culetto violentato ma a suo completo agio.... era bellissimo. Gli dissi di spingere più forte, più in fondo e lui non si fece pregare inasprendo il ritmo, poi ogni tanto mi sculacciava con forza e decisione.
- Dì che sei una troiarottinculo!! - M intimò - Dillo troietta sfondata!! -
- Sì sì.... sono una rottinculo.... ma spingi, spingi ancora di più..... -
- Sì, così troiona.... fatti inculare fino in fondo..... -
Mi pompava ad un ritmo forsennato, sentivo il culetto aperto e dilatato come non mai, ma lo incitavo a pompare sempre di più, che volevo la sua crema dentro di me nel momento dell apice dollo sfogo. E lui certo non si risparmiava: me lo sfilava fuori e lo ricacciava dentro tutto d un colpo fino in fondo, fino a farmi urlare, fino a pregare di rifarlo, mi stava accompagnando fino allo zenith della checca.
Mi sentivo il buco del culo enorme e profondo come una tromba, e pensavo non potesse esserci piacere maggiore, ero la ragazza carnale di un uomo bellissimo che mi stava inculando con tutta la sua forza e passionalità.
Continua

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31/01/2013 10:38

ryban

Complimenti a Pecora Violata anche se ho l'impressione che per te non fosse una delle prime volte,anche a me piace prenderlo ma solo da belle trans o travelli molto credibili e non ridicoli,capisco quel che si prova ad essere presi e sorpresi da certi siluri che ti squarciano la carena e ti lasciano certi buchi roventi.....

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